Milan, Leao sbaglia troppo: l’accusa di Allegri

Il pareggio per 0-0 tra Juventus e Milan ha lasciato sentimenti diversi nell’ambiente rossonero, ma la voce di Massimiliano Allegri si è fatta sentire chiara al termine del match. Il tecnico ha analizzato con onestà le lacune della squadra, sottolineando come in Serie A sia fondamentale saper “azzannare” l’avversario nei momenti cruciali dell’incontro. Secondo Allegri, il Milan, pur mostrando buoni segnali di crescita, ha mancato l’appuntamento con i tre punti proprio per la scarsa cattiveria sotto porta nei momenti decisivi.

L’accusa

Uno dei temi centrali affrontati dall’allenatore è stato il rendimento di Rafael Leao. L’attaccante portoghese, tornato titolare dopo un lungo stop di 45 giorni, era molto atteso dal pubblico e dal mister stesso. Allegri ha riconosciuto le enormi qualità tecniche di Leao, ma ha anche evidenziato la necessità per il numero 10 di compiere il tanto atteso salto di qualità. “Non è una posizione nuova per lui, anche al Lille giocava da centravanti. Sulla palla di Modric ha fatto un movimento splendido, ma in area deve essere determinante: deve fare gol,” ha ribadito Allegri, spiegando come certi giocatori tecnici siano chiamati a risolvere le partite quando conta davvero.

Milan-Allegri-Leao

Secondo l’allenatore, il Milan ha bisogno che Leao ritrovi velocemente la condizione migliore, soprattutto in vista dei prossimi impegni, dove la squadra dovrà fare affidamento sulle invenzioni dei suoi uomini più talentuosi. “Abbiamo bisogno di lui e di Nkunku, sono giocatori che possono fare la differenza. Ma oltre alle qualità tecniche, serve che in area si sia spietati, che si colpisca quando si presenta l’occasione”.

Il futuro

Allegri ha infine rimarcato come anche la gestione dei cambi debba essere funzionale a mettere più qualità possibile in campo. La profondità della rosa rappresenta un punto di forza, ma va sfruttata a dovere. “L’importante è che tutti siano in condizioni ottimali; i cambi, oggi, possono davvero far saltare il banco,” ha concluso il tecnico. Parole che suonano come un messaggio per tutta la squadra: per spiccare il volo serve freddezza davanti alla porta e la capacità di trasformare le chance in gol—specialmente quando il traguardo si avvicina.

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