Sergio Busquets, uno dei centrocampisti piĂš iconici della storia del calcio moderno, ha annunciato il suo ritiro al termine della stagione 2025 di Major League Soccer con la maglia dellâInter Miami. A 37 anni, lâex colonna portante del Barcellona e della âRojaâ chiude una carriera straordinaria, caratterizzata da una costanza fuori dal comune, una visione di gioco unica e la capacitĂ di rendere semplice ciò che nel calcio è estremamente complicato
Busquets ha legato indissolubilmente il proprio nome al Barcellona, club con cui ha esordito in prima squadra nel 2008 sotto la guida di Pep Guardiola. In blaugrana ha conquistato tutto: 3 Champions League, 9 campionati spagnoli, 7 Coppe del Re, 3 Mondiali per club, 3 Supercoppe europee e 7 Supercoppe di Spagna, per un totale di oltre 30 trofei vinti con il Barça. Il centrocampista spagnolo è stato il vero âcentro di gravitĂ â della squadra catalana, capace di dettare tempi di gioco, recuperare palloni e far ripartire lâazione con una naturalezza impressionante. Ha vestito la maglia blaugrana per 722 partite, segnando 18 gol e fornendo 46 assist.
Anche con la Spagna Busquets ha lasciato un segno indelebile: 143 presenze, la vittoria del Mondiale nel 2010 e il successo allâEuropeo 2012. Il suo ruolo davanti alla difesa è stato cruciale nel sistema di gioco che ha portato la nazionale spagnola sul tetto del mondo e dâEuropa, affermandosi tra i migliori interpreti del ruolo âpivotâ difensivo a livello internazionale
Dal 2023 Busquets milita nellâInter Miami al fianco di Lionel Messi, impreziosendo la giovane franchigia statunitense con la sua classe e la sua esperienza. Nei due anni in MLS, oltre a una Leagues Cup e a un Supportersâ Shield, il catalano ha continuato a offrire prestazioni di alto livello, dimostrando una longevitĂ atletica e tecnica rara nel calcio moderno.
Nel messaggio di addio pubblicato sui social, Busquets si è detto âfelice, orgoglioso, soddisfatto e, soprattutto, gratoâ, ringraziando il Barcellona come âil club della sua vitaâ e sottolineando come ogni fine rappresenti anche un nuovo inizio. Il suo stile di gioco, spesso sottovalutato dai meno esperti, rimarrĂ un modello per intere generazioni di centrocampisti: la straordinarietĂ della normalitĂ , quella capacitĂ di influenzare ogni partita pur senza apparire costantemente sotto i riflettori.
Con il suo ritiro, il calcio perde uno degli interpreti piĂš raffinati e intelligenti del ruolo, capace di lasciare unâereditĂ tecnica e umana che continuerĂ a ispirare i campioni di oggi e di domani.
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