Sampdoria rischia grosso: il fallimento dietro l’angolo

La Sampdoria affronta una stagione 2025 difficile, con un organico che non sta garantendo i risultati sperati e un rischio concreto di retrocessione che torna a preoccupare tifosi e dirigenti. Finora, la squadra ha accumulato appena 21 punti nel corso dell’anno, con una media troppo bassa per assicurarsi la salvezza. Nel campionato 2025/26 l’inizio è stato particolarmente negativo: tre sconfitte consecutive che aggravano una situazione già compromessa.

I problemi principali della Sampdoria non sono solo di natura tecnica, ma anche organizzativa. L’organico attuale, pur composto da alcuni elementi di qualità, manca di carattere e solidità nelle zone chiave del campo. La mancanza di un attaccante strutturato e prolifico, così come esterni capaci di fare la differenza e un centrocampo rapido e intraprendente, sono difetti che pesano sulle prestazioni complessive. A ciò si aggiungono le continue difficoltà societarie e finanziarie, che influenzano negativamente il clima all’interno del club.

La società lavora a un profondo rinnovamento, sia dal punto di vista manageriale sia sulla rosa, per provare a invertire la rotta. La conferma di Massimo Donati come allenatore ha portato un nuovo tentativo di rilancio, ma i risultati sul campo restano critici e la pressione sale. Il rischio retrocessione in Serie C è concreto e, qualora dovesse concretizzarsi, comporterebbe gravi ripercussioni finanziarie e organizzative, con l’obbligo di rifondare il progetto sportivo dalle basi.

L’investitore Joseph Tey rimane una figura chiave per il futuro della Sampdoria, dato che il sostegno economico sarà fondamentale per garantire la partecipazione ai campionati e soprattutto per mettere a punto una squadra competitiva. Il club è chiamato a una svolta immediata per salvare la categoria e ricostruire una squadra all’altezza della storia blucerchiata.

In sintesi, la Sampdoria si trova a un bivio decisivo tra una possibile retrocessione dolorosa e un rilancio necessario attraverso una riorganizzazione completa dell’organico e della società, per ridare dignità e competitività al club ligure.