Luciano Spalletti, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, torna a parlare pubblicamente del suo rapporto con gli Azzurri, sottolineando un forte senso di dolore e malinconia per quanto vissuto nei mesi precedenti. In una lunga intervista, Spalletti racconta di aver investito moltissimo impegno nella guida tecnica del gruppo, lavorando con passione e professionalità. Tuttavia, il risultato finale e l’esclusione dell’Italia dal Mondiale hanno lasciato un segno profondo nel suo animo, evidenziando la responsabilità che sente nei confronti della squadra e del movimento calcistico italiano.
Le sue parole non sono quelle di chi cerca scuse, ma di un tecnico che analizza con lucidità il percorso tecnico e umano affrontato, ammettendo di provare “un forte dolore” per non essere riuscito a centrare l’obiettivo e per aver deluso il sogno di milioni di tifosi. Spalletti dichiara di aver goduto di grande rispetto da parte della Federazione e di aver gestito un gruppo motivato, ma senza riuscire a ottenere quella continuità di risultati necessaria per riportare l’Italia ai vertici internazionali. In particolare, sottolinea la sua responsabilità diretta, ribadendo di non aver tirato fuori il massimo dall’intera rosa a disposizione.
I pronostici
Guardando alla Serie A 2025/2026, Spalletti si spende in un pronostico chiaro: secondo lui l’Inter parte favorita per la lotta scudetto. I nerazzurri, forti di una rosa competitiva e di una struttura societaria solida, vengono indicati dal tecnico come la squadra più attrezzata sia sul piano tecnico che mentale per affrontare la stagione. Non mancano, però, i riconoscimenti anche per le altre big come Milan, Juventus e Napoli, pur evidenziando la solidità e la continuità di progetto dell’Inter come punto di forza decisivo.
Spalletti conclude sottolineando quanto sia fondamentale mantenere la fiducia nei giovani talenti italiani e lavorare sulla formazione tecnica, consapevole che il rilancio del calcio nazionale passa anche attraverso la valorizzazione dei vivai e la crescita dei nuovi protagonisti. Il suo messaggio è la fotografia di un uomo appassionato che, nonostante la delusione, continua a mettere il calcio italiano al centro del proprio pensiero