La Juventus si avvia verso una vera rivoluzione societaria, con un riassetto della dirigenza che mette al centro volti nuovi e storici bianconeri, segnando l’inizio di una nuova era per il club torinese
Damien Comolli, dirigente transalpino con esperienza internazionale, è pronto a diventare il nuovo amministratore delegato della Juventus a partire da novembre 2025. Arrivato come direttore generale nel giugno scorso, Comolli ha subito avuto un ruolo decisivo nel mercato estivo e la sua promozione rappresenta il fulcro della riorganizzazione manageriale. Avrà pieni poteri gestionali per rilanciare la società, favorendo l’autosostenibilità dopo anni di difficoltà finanziarie e investimenti ingenti da parte di Exor, la holding della famiglia Elkann.
Giorgio Chiellini, storico capitano, entra ufficialmente nel Consiglio di Amministrazione con un ruolo operativo, facendo da ponte tra l’anima tecnica e quella istituzionale della Juventus. Dopo essere stato Head of Football Institutional Relations, dal giugno 2025 è diventato Director of Football Strategy, guidando la strategia sportiva e tecnica del club. La sua presenza risponde alle richieste dei tifosi di vedere una figura che “senta” la maglia bianconera e rappresenti i valori storici della Juventus.
Elkann valuta un cambio anche alla presidenza. L’attuale presidente Gianluca Ferrero, stimato per competenze tecniche, è percepito come traghettatore verso una svolta più decisa. Si guarda a profili internazionali o grandi ex come Alessandro Del Piero o Michel Platini, capaci di imprimere carisma, leadership e visione al club. Non si esclude una sorpresa, con un dirigente autorevole slegato dal passato juventino, per proiettare la Juventus verso il futuro.
Il prossimo CdA vedrà l’ingresso di nuovi membri, passando da 5 a 11, con l’approvazione di un bilancio meno pesante rispetto ai -199 milioni dello scorso esercizio, portando il rosso atteso tra i 40 e i 50 milioni di euro. Allo stesso tempo, la società sta valutando un aumento di capitale fino a 110/120 milioni per rafforzare la struttura patrimoniale, segnale di una precisa volontà di rilancio.La Juventus cerca una governance forte, capace di unire competenza e coraggio. La nuova dirigenza dovrà costruire una squadra competitiva, risanare i conti e ridare identità al club, dopo una fase di transizione tra risultati sportivi altalenanti e problemi giudiziari. Con Comolli e Chiellini in ruoli chiave e la corsa alla presidenza ancora aperta, la storia bianconera è pronta a scrivere una pagina nuova, con l’obiettivo di tornare protagonista in Italia e in Europa.
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