Nel calcio moderno, una delle questioni più discusse negli ultimi anni riguarda il numero eccessivo di partite ravvicinate. In questo contesto, sia il fantasista del Manchester City, Bernardo Silva, che l’allenatore della Juventus, Igor Tudor, hanno recentemente sollevato critiche sulla gestione dei calendari dei rispettivi campionati, lamentandosi della scarsa attenzione al recupero dei giocatori dopo i match di Champions League disputati in mezzo alla settimana.
Bernardo Silva si sfoga dopo il pareggio con l’Arsenal
Bernardo Silva ha espresso tutto il suo disappunto in conferenza stampa dopo il pareggio 1-1 nella sfida di Premier League giocata domenica 21 contro l’Arsenal. Il motivo? Gli impegni ravvicinati che hanno costretto il Manchester City a scendere in campo con pochissimi giorni di recupero dalla partita di Champions, giocata giovedì 18.
“Non è giusto giocare partite come questa in queste condizioni. Semplicemente non è giusto”, ha dichiarato Silva. “La realtà è che non possiamo affrontare una delle partite più importanti della stagione con un tale svantaggio in termini di riposo. Non mi sentivo nelle condizioni perfette per giocare in questo modo. Chi non ha giocato ai massimi livelli non può capire cosa significhi affrontare una sfida del genere. Bisogna essere al massimo delle proprie possibilità”.
Le lamentele del giocatore trovano fondamento nel fatto che l’Arsenal abbia giocato la propria partita di Champions League martedì 16, due giorni prima rispetto a quella del City, avendo quindi più tempo per recuperare e questo ha mandato su tutte le furie Bernardo.
La Juve paga la stanchezza, Tudor si sfoga
Le critiche fatte da Bernardo Silva ricordano da vicino quelle del tecnico della Juventus, Igor Tudor. Dopo la sfida di sabato 20 contro il Verona, anche lui si è lamentato in conferenza per i pochi giorni di riposo concessi dopo le fatiche di Champions League. La squadra bianconera, come il City, ha dovuto affrontare tante partite in pochi giorni, e ha accusato la stanchezza, finendo per pareggiare e perdere punti preziosi in ottica campionato.
Secondo Tudor, la responsabilità ricade sulla Lega Serie A, e la accusa di non aver gestito al meglio il calendario. “A me cambia la vita giocare dopo 4 o 5 giorni. Poi passa sottotraccia. Chiedo uguaglianza per tutti”, ha dichiarato, sottolineando come la Juventus abbia disputato tre partite in sette giorni, mentre altre squadre sono state gestite diversamente. Un problema che riguarda tutte le squadre impegnate nei grandi campionati europei.