Caos San Siro, il sindaco Sala tuona: “Sono sfinito! Ecco cosa può succedere”

Quale futuro per San Siro? Dopo mesi e mesi, una risposta definitiva ancora non è stata presa. Sale l’attesa per la votazione della delibera sulla vendita dell’impianto a Milan e Inter. In merito alla vicenda è intervenuto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Questa è una decisione che condizionerà il futuro di Milano e va giudicata nel lungo termine. Non mi sento di dire più niente a nessuno. Sono sfinito anche io da questa faccenda, ma sento di avere la coscienza a posto perché ho messo tutta la mia competenza e determinazione“, le parole del primo cittadino meneghino. “Sta alla coscienza di ognuno“, ha poi aggiunto Sala a margine della cerimonia di posa della targa in memoria di Elio Fiorucci nella Galleria Passarella in città.

Replica a Marotta

Lo stadio nuovo serve, i politici non capiscono. Possiamo andarcene“, aveva tuonato il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, in occasione della gara di campionato contro il Sassuolo. Non si è fatta attendere la replica del sindaco Sala, che ha voluto però smorzare le tensioni: “Io non penso che sia una minaccia, chiaro che sia possibile che le squadre lascino Milano ma io credo che a questo punto il Consiglio debba decidere in piena autonomia. Io ho la coscienza a posto e ho fatto tutto quello che c’era da fare. Nella decisione i consiglieri devono valutare una serie di cose, è chiaro che alla base c’è il contratto e come è stato elaborato. E poi c’è il futuro di Milano“.

Euro 2032 senza Milano?

Il sindaco Sala si è poi soffermato sullo stato dell’arte riguardo gli Europei del 2032, tra le quali candidare spicca proprio il capoluogo lombardo. “Stamattina ho incontrato Michele Uva, direttore esecutivo per la sostenibilità sociale e ambientale dell’Uefa, per fare il punto sugli Europei del 2032. Verranno assegnati nell’ottobre 2026 all’Italia o alla Turchia, anche se l’Italia onestamente è favorita. Nel dossier bisogna indicare i cinque stadi. Per la situazione di oggi, il rischio è che non ci sia Milano. Detto ciò, che io sia a favore dello stadio e mi sia battuto per mantenere lo stadio a Milano, e che credo che l’accordo sia un buon accordo, è agli atti e nei fatti. I consiglieri decideranno e spiegheranno ai cittadini perché votano si o no“.
Gestione cookie