Il campo diventa officina, e il femminile apre la strada a un cambiamento atteso da tempo. Forse qui nasce la rivoluzione delle regole del calcio
Il calcio femminile inizia a diventare sempre più importante anche l’Italia. L’exploit della Nazionale agli ultimi Europei, con una semifinale che rappresenta il risultato più importante mai raggiunto dalle azzurre, testimonia la crescita di un movimento che anche a livello di appeal mediatico raccoglie sempre più consensi.
Mediatico ma anche economico. Basti pensare che la cifra distribuita dalla Uefa per questa edizione degli Europei femminili è pari a 41 milioni di euro. Cifra più che raddoppiata rispetto ai 16 milioni del 2022, e praticamente quintuplicata rispetto agli 8 milioni messi in palio nel 2017.
Anche per questo motivo la comunità calcistica nazionale tiene sempre più in considerazione la crescita del movimento femminile e guarda con sempre maggior interesse alle innovazioni tecnologiche che proprio da lì possono partire come officina di sperimentazione. Come ad esempio per ciò che concerne una novità che i tecnici chiedevano da tempo: il challenge.
La prima sperimentazione ufficiale di questo supporto al VAR partirà proprio dal calcio femminile. Coverciano ha fatto da cornice a un incontro tra l’AIA e i club della Serie A Women, dove è stato presentato il progetto che coinvolgerà tre campionati: la Liga F spagnola, la NWSL statunitense e appunto la Serie A italiana.
All’incontro erano presenti figure di primo piano: la presidente della Serie A Women Federica Cappelletti, l’arbitro internazionale Daniele Orsato e Massimiliano Irrati, da sempre legato al mondo del VAR. Ogni club ha inviato una calciatrice per testare lo strumento, toccando con mano come funzionerà in campo. L’idea è semplice: ridurre le tensioni e chiarire subito i dubbi più pesanti.
La novità che potrebbe rivoluzionare il nostro calcio, anche quello maschile, si chiama Football Video Support. Come funziona? In pratica ogni allenatore avrà la possibilità di richiedere una revisione al monitor tramite un gesto convenzionale: la rotazione del dito indice e la consegna di una card al quarto ufficiale. Esattamente il challenge così come è sempre stato proposto.
I casi in cui il challenge potrà essere usato sono quattro: la convalida o meno di un gol, l’assegnazione di un rigore, un’espulsione diretta e lo scambio d’identità in caso di ammonizione errata. Inoltre, in Serie A Women ogni rete sarà automaticamente controllata al monitor prima della ripresa del gioco, così da eliminare qualsiasi dubbio sul gol appena segnato.
La sperimentazione sarà osservata con attenzione dalla FIFA, che ha deciso di inserire il Football Video Support nel pacchetto delle possibili innovazioni future. Se il test funzionerà, il challenge potrà diventare realtà anche nel calcio maschile, ridisegnando il rapporto fra arbitri e panchine.
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